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Tullio Mazzotti si unisce al gruppo di artisti che hanno partecipato all’evento di Boston

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da sin. Ivan Cuvato,l’Assessore alla Cultura
della Provincia di Savona Livio Bracco,Tullio Mazzotti, la Delegata
Stefania testa, il Ten. Rossello, Giacomo Paolo Rossi,ai lati i
volontari ANC

 

Nella serata di domenica 13giugno us, nel giardino della Casa Museo
Ceramiche Mazzotti, si è svolta la festa per l’ottantaquattresimo
compleanno del decano dei ceramisti albisolesi Bepi Mazzotti.
Durante la festa, il figlio Tullio, ha  fatto omaggio di alcune sue
opere di maiolica, alla delegata delle Benemerite  ANC Stefania Testa
da consegnare alla Sezione ANC americana in occasione del gemellaggio,
patrocinato anche dalla Provincia di Savona.
Al momento della  consegna erano presenti il Ten. Rossello, Presidente
della Sezione ANC di Savona, il quale si recherà in visita a Boston,
L’Assessore alla Cultura della Provincia di Savona Livio Bracco, gli
artisti Giacomo Paolo Rossi e Ivan Cuvato, nonché i volontari
dell’ANC.
Tullio Mazzotti nasce a Savona l' 11 maggio 1957, albisolese di
origine, è alla quarta generazione dei Mazzotti ceramisti. Diplomatosi
nel 1975 al Liceo Artistico Arturo Martini di Savona ha frequentato la
Facoltà di Architettura nell’ Ateneo genovese.
La sua prima mostra, con l'amico Flavio Roma, risale al 1969, dove
alla Galleria Alba Docilia in Albisola Capo espone delle sculture
“Ceramiche Boom”.
Per Tullio Mazzotti l’arte è qualcosa di quotidiano.
La sua prima esperienza creativa, l’arte Boom, è ricerca della
bellezza estetica e materica.
Poi la frequentazione successiva del liceo artistico fa crescere in
lui la passione per il disegno; “un tratto sottile e irreale capace di
creare fantasie o esternare i propri sogni”.
Tutto ciò che lo circonda e lo emoziona diventa soggetto nei suoi
lavori, una sorta di nuova ritrattistica dove la realtà è mediata da
ciò che gli occhi vedono e dalle sensazioni/emozioni di quel momento.
Poca importanza ha la materia su cui egli opera, sia essa una tela,
piuttosto che un foglio di carta; poca importanza hanno i colori o i
pennelli, usa solo colori primari, usa pochissimo i pennelli, molto le
dita delle mani e il cuore.
Predilige la pittura, il segno, senza però tralasciare la scultura e
altre forme espressive visive sino alla scrittura. È impegnato nel
tentativo di avvicinare il più possibile l’arte al fruitore finale
attraverso uno stretto legame emotivo che dovrebbe esistere fra chi
realizza l’opera d’arte (l’artista) e lo spettatore.
Ha partecipato a 87 mostre di cui 10 personali.

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